La mia storia


Ogni vita è una storia. Forse per questo mi piace raccontare come storie le vite degli altri. La mia è una storia semplice e caotica, fatta di buoni maestri, forti passioni, grandi curiosità, intense amicizie e un grande amore.

Un po’ della mia vita

Sono nato ad Avellino il 14 dicembre del 1958. Ho avuto un grande nonno materno, ferroviere e di idee socialiste. La famiglia di mio padre, invece, gestiva una locanda e il mio bisnonno faceva il calzolaio. I suoi tre figli emigrarono a New York nel primo decennio dello scorso secolo, ma uno dei tre, mio nonno, tornò in Italia dopo qualche anno. I miei genitori, entrambi maestri elementari, si trasferirono a Bologna nel 1971, per consentire ai miei fratelli più grandi di frequentare la Facoltà di Medicina  della più antica Università europea. Ho conosciuto fin da ragazzo, quindi, la Bologna dove tutto funzionava, con i servizi sociali invidiati in tutto il mondo, il traffico scorrevole e tanto, tanto benessere per quasi tutti. Era il tempo dell’Osteria delle Dame e della Trattoria Vito, dove potevi incontrare Dalla e Guccini. Ho frequentato per cinque anni il Liceo classico “Marco Minghetti”, dove mi sono diplomato con il massimo dei voti. Mentre iniziavo a lavorare, per avere una maggiore autonomia dalla mia famiglia di origine, mi sono iscritto alla Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Bologna, laureandomi con il massimo dei voti. Ho fatto il perfezionamento post-laurea in Diritto comunitario, presso la Facoltà di Giurisprudenza.

L’impegno ecologista

Nel frattempo, facevo altre cose. Ad esempio, nel 1980 a Roma sono tra i fondatori di Legambiente (ricordato nel libro Trenta anni di Legambiente, La Biblioteca del Cigno, Roma 2010), la più grande associazione ambientalista italiana.  Questo impegno ecologista, connaturato ad un grande amore per gli animali e la natura che ho avuto fin da bambino, mi ha portato per due anni anche nel Comitato di redazione della rivista “La Nuova Ecologia” di Milano. Dal 1987 al 1996, proprio per il mio passato impegno ecologista, sono stato Presidente del Consorzio Servizi Reno di Bologna, l’associazione di oltre cinquanta comuni del territorio bolognese costituita per l’erogazione dei servizi energetici ed ambientali, oggi trasformato in HERA S.p.A.. Sono stato, nel corso dei miei mandati di consigliere comunale di Bologna, Presidente della commissione Ambiente e Territorio del Comune dal 2009 al 2010.

Congresso Naz.le FGSI Bologna 1977La passione politica

Nel frattempo, continuavo a fare altre cose… Sono stato Segretario della Federazione Giovanile Socialista di Bologna dal 1977 al 1980, attivo, come molti giovani di allora, nel Movimento del ’77. Ho guidato l’unica delegazione di una organizzazione della sinistra storica ai funerali dello studente Francesco Lorusso, ucciso in circostanze misteriose da un  proiettile sparato alle spalle da un carabiniere durante una manifestazione l’11 marzo 1977. Nel 2004 vengo eletto nel Consiglio comunale di Bologna. Nel 2009, senza l’appoggio dell’apparato del partito, vengo rieletto con un forte sostegno popolare che mi porta ad essere il terzo eletto in assoluto di tutto il Consiglio comunale. Qui cominciano i miei guai politici: penso troppo con la mia testa, inizio delle battaglie contro i privilegi della politica e per la trasparenza della politica, ho troppe simpatie tra la  gente normale, non devo niente all’apparato del PD. Quindi, alle elezioni anticipate causate dalle dimissioni del Sindaco Delbono, vengo escluso dalla lista PD.

Il mio ideale manifesto politico

Se proprio dovessi scegliere un manifesto politico a cui mi sento affine, sceglierei questo discorso tenuto da Pericle agli Ateniesi nel 461 A.C.

pericle01[1]Qui ad Atene noi facciamo cosi.

Qui il nostro governo favorisce i Molti invece dei pochi: e per questo viene chiamato democrazia.

Qui ad Atene noi facciamo cosi. Le leggi qui assicurano una Giustizia uguale per tutti nelle loro dispute private, ma noi non ignoriamo mai i meriti dell’eccellenza.

Quando un cittadino si distingue, allora egli sarà, a preferenza di altri, chiamato a servire lo stato, non come un atto di privilegio, ma come una ricompensa al merito, e la povertà non costituisce un impedimento.

Qui ad Atene noi facciamo cosi. La liberta di cui godiamo si estende anche alla vita quotidiana. Noi non siamo sospettosi l’uno dell’altro e non infastidiamo mai il nostro prossimo se al nostro prossimo piace vivere a modo suo.

Noi siamo liberi, liberi di vivere proprio come ci piace e tuttavia siamo sempre pronti a fronteggiare qualsiasi pericolo. Un cittadino Ateniese non trascura i pubblici affari quando attende alle proprie faccende private, ma soprattutto non si occupa dei pubblici affari per risolvere le proprie questioni private.

Qui ad Atene noi facciamo cosi. Ci è stato insegnato a rispettare i Magistrati e ci è stato insegnato anche a rispettare le leggi e a non dimenticare mai che dobbiamo proteggere coloro che ricevono offesa. E ci è stato anche insegnato a rispettare quelle leggi non scritte che risiedono nell’universale sentimento di ciò che è giusto e di ciò che è buon senso.

Qui ad Atene noi facciamo cosi. Un uomo che non si interessa allo stato noi non lo consideriamo innocuo, ma inutile, e benché in pochi siano in grado di dare vita ad una politica, tutti qui ad Atene siamo in grado di giudicarla. Noi non consideriamo la discussione come un ostacolo sulla via della democrazia. Noi crediamo che la felicità sia il frutto della libertà, ma la liberta sia solo il frutto del valore.

Insomma io proclamo che Atene è la scuola dell’Ellade e che ogni Ateniese cresce sviluppando in sé una felice versatilità, la fiducia in se stesso, la prontezza a fronteggiare qualsiasi situazione ed è per questo che la nostra città è aperta al mondo e noi non cacciamo mai uno straniero.

Qui ad Atene noi facciamo cosi.

William_Murray,_1st_Earl_of_MansfieldLa mia idea di libertà

William Murray fu un politico e magistrato britannico. Le sue sentenza fecero scuola. Figlio della cultura Illuminista, ha scritto nella sua sentenza sul ‘caso Somersett’ una delle più belle affermazioni contro la schiavitù ed il razzismo ed a favore della libertà. Questa stupenda pagina di diritto (e di prosa poetica) può essere letta anche in riferimento alle schiavitù ed ai soprusi a cui si vogliono far sottostare esseri umani nelle attuali società democratiche evolute.

“The air of England is too pure for a slave to breathe, and so everyone who breathes it becomes free. Everyone who comes to this island is entitled to the protection of English law, whatever oppression he may have suffered and whatever may be the colour of his skin.”

“L’aria d’Inghilterra è troppo pura per essere respirata da uno schiavo, e così ognuno che la respiri diventa libero. Ognuno che venga in questa isola è soggetto alla protezione della legge inglese, qualunque oppressione egli possa aver sofferto e qualunque sia il colore della sua pelle.”

William Murray, 1st Earl of Mansfield – 1772

 

 

Lonardo SofiaIl mio lavoro

Mi occupo professionalmente di politiche del lavoro, inserimento lavorativo delle persone con disabilità e altro  per la Regione Emilia-Romagna.  Sono stato relatore in numerosi convegni, in Italia ed all’estero, sulla organizzazione dei servizi per il lavoro e le politiche di inserimento lavorativo di persone con disabilità o svantaggi.

Se dovessi scegliere il più interessante insegnamento alla burocrazia del nostro Paese, di cui faccio parte, userei queste istruzioni impartite nel 1940 dal Primo ministro britannico Winston Churchill ai propri uffici. Che genio!

Per adempiere al nostro lavoro, tutti dobbiamo leggere una grande quantità di documenti.

Quasi tutti sono di gran lunga troppo prolissi. Ciò determina una perdita di tempo quando invece le nostre energie dovrebbero essere dedicate ai punti essenziali.

Chiedo ai miei colleghi ed ai loro collaboratori di fare in modo che i nostri rapporti siano più brevi.

  1. L’obbiettivo dovrebbe essere di evidenziare i punti principali in una serie di brevi, limpidi paragrafi.
  2. Se un rapporto richiede una dettagliata analisi di elementi complessi e di statistiche, questi dovrebbero essere posti in appendice.
  3. Spesso il risultato si ottiene più efficacemente non sottoponendo un rapporto completo bensì un semplice promemoria fatto di soli titoli che possono essere amplificati verbalmente – se necessario.
  4. Cerchiamo di smettere con l’uso di certe frasi quali: “E’ altresì importante tenere presente le seguenti considerazioni…” Gran parte di queste frasi sono semplici sovrappiù che potrebbero essere utilmente eliminati. Cerchiamo di non trattenerci dall’usare espressioni semplici anche se comuni.

I rapporti elaborati secondo le linee indicate potranno sembrare grezzi, ma il risparmio di tempo sarà grande, mentre la disciplina di esporre i punti più importanti in modo conciso sarà di aiuto a pensare più chiaramente.

La passione per lo scrivere

Ora, ben oltre il “mezzo del cammin di nostra vita” mi lancio in una nuova avventura: pubblicare un libro. Il libro, in fase di lancio da maggio 2014, è pubblicato da una piccola casa editrice di Napoli, molto attiva e innovativa, “Ad Est dell’Equatore”. Il libro ha un titolo che richiama il mio modo di essere – “Viva i Ribelli!” – e analizza il tema della necessità improrogabile in Italia di una nuova classe dirigente. Lo fa attraverso considerazioni politiche e sociologiche, vite di personaggi storici poco conosciuti in Italia, ricordi di viaggio (in particolare nel Sud-Est asiatico) e “giochi” letterari.

Le mie altre passioni

Oltre che viaggiare e leggere, passo il tempo che rimane dal lavoro e dagli impegni quotidiani ad ascoltare musica, suonare la chitarra e cantare. Ho molti amici – e questa è una grande fortuna. Però, avendone molti, ne vedo ognuno meno di quanto vorrei. E questo, invece, è un limite. Pratico yoga da molti anni e, sempre da parecchi anni, pratico meditazione vipassana, la forma di meditazione che la tradizione buddhista ritiene essere quella attraverso cui Siddharta raggiunse l’Illuminazione. Anche se io non ci riuscirò.